Denominazione | Chiesa di San Francesco |
Altre denominazioni | |
Comune | Bozzolo |
Località | |
Indirizzo | Piazza Europa |
Mappa | |
Georeferenziazione | Est: 1616660, Nord: 4995890, Quota s.l.m: 0 mt |
Collocazione | |
Ambito tipologico | Architettura religiosa e rituale |
Definizione tipologica | Chiesa |
Ambito culturale | |
Notizie storiche | progettazione - Intero bene La chiesa di San Francesco viene commissionata all'architetto - lapicida T ilio de Tilii Z (o ilio de Zilii ) - proveniente dalla zona di Sant'Ambrog io di Valpolicella (VR) - nel 1604 dal principe Giulio Cesare Gonzaga di B ozzolo. Doveva essere il mausoleo dei Gonzaga Cerali/Maini (1994) , completamento - Intero bene Le pareti interne vengono affrescate con cornici e vedute paesaggistiche. Cerali/Maini (1994) , sec. XVII variazione d'uso - Intero bene Nel 1798 la chiesa viene sconsacrata dagli ufficiali francesi e diviene se de del loro circolo. Cerali/Maini (1994) , variazione d'uso - Intero bene Dopo alcuni lavori di manutenzione sotto il dominio austriaco la chiesa ri apre al culto. Cerali/Maini (1994) , |
Impianto strutturale | L'oratorio a pianta rettangolare con navata unica coperta da volta inter amente affrescata in modo da regalare illusioni prospettiche. La facciata simmetrica con lesene su due ordini terminanti su un timpano sommitale, portale marmoreo, finestratura a lunetta superiore e nicchie per la posa d i sculture. E' realizzata in pietra bianca con elementi decorativi in piet ra rossa di Verona. |
Autore |
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Condizione giuridica | propriet Ente religioso cattolico |
Bibliografia |
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Info compilazione | Provincia di Mantova |
Funzionario responsabile | Sbravati, Moira |
Aggiornamenti / revisioni | 2012 Comin, Isabella |
VAL Compilazione | 2011
Comin Isabella |
VAL Referente scientifico | Sbravati Moira |
VAL Descrizione | Lo schema architettonico della chiesa molto lineare: pianta rettangolare ad unica navata, senza cappelle laterali coperto con volta a botte. La fa cciata geometricamente scansita in due ordini e culminante in un timpano triangolare. Il primo ordine presenta quattro lesene scanalate con capite llo corinzio a livello del quale ha inizio una cornice laterale che introd uce al secondo ordine della parte alta. Qui le quattro lesene sono molto l ineari e introducono ad una cornice di minori proporzioni che porta al tim pano. Al piano terra le aperture consistono nel portale marmoreo affiancat o da due nicchie laterali. All'ordine superiore nel centro si trova una fi nestra termale che - come rileva Marani - riporta alla chiesa di San Franc esco alla Vigna di Venezia, alla chiesa delle Zitelle ancora a Venezia o a lla chiesa di San Gaetano di Padova. Il riferimento all'area veneta non so rprende se si considera la vicinanza con Sabbioneta e il lavoro dello Scam ozzi. L'aulicit della cappella sottolineata dall'impiego del marmo che non si limita alla facciata ed all'apparato decorativo esterno ma anche al le pavimentazioni interne, ancona, altari e stipiti delle aperture. Notevo le l'apparato decorativo interno ad opera di allievi di Giulio Romano. |
VAL Notizie storiche | Quando Giulio Cesare Gonzaga inizia a rinnovare il borgo di Bozzolo includ e tre priorit: le mura, il palazzo, la regia cappella, ovvero l'Oratorio di San Francesco, che doveva essere il mausoleo di famiglia. I lavori hann o inizio nei primi anni del Seicento con il consenso della curia a stabili rvi la Confraternita di San Francesco del Cordone. Nel 1786 l'annessione a l Lombardo-Veneto della citt insieme al territorio mantovano e nel 1798 l 'oratorio venne soppresso. Con il permesso del Comune vi presero sede gli ufficiali con il relativo club. La riapertura al culto risale al 1848. Non pervengono notizie chiare relative al progettista dell'opera tranne un ri ferimento al lapicida Tilio de Tilii di ambito veronese cos come dell'are a veronese sono i marmi che provengono da San Ambrogio di Verona. Attualme nte l'Oratorio utilizzato per mostre e convegni. |
Aggiornata al | 21/11/2014 |